Non prendiamoci in giro, era ovvio che tra tutti i libri regalati avrei cominciato con questo.
Sapevo a cosa andavo incontro. Sapevo fosse solo la sceneggiatura di uno spettacolo teatrale, sapevo che sarebbe stata una delusione e sapevo che non mi sarebbe piaciuto, ma il lettore è curioso e sognatore per definizione quindi, piena di speranza l’ho cominciato.
Detto ciò: meh…
La penna di Jo e la caratterizzazione dei personaggi innesistenti, la trama un’accozzaglia di episodi già visti a cui sono solo stati cambiati i protagonisti.
Siamo ai limiti dell’imbroglio visto che tutti, me per prima, hanno voluto questo libro/sceneggiatura “perchè è il seguito di Harry Potter e bisogna sapere”. Noi magari siamo stati un po’ illusi e boccaloni, ma voi autori, editori e agenti di marketing avete giocato con l’amore di una generazione verso una delle più belle saghe fantasy mai scritte. E no, non è bello.
Inoltre, da orgogliosa posseditrice della prima edizione, non posso leggere bestemmie come “Tassofrasso” e “Salice Schiaffeggiante” .
Avete scelto una traduzione? Mantenetela cribbio. Era bellissima.
E con questo, salutiamo l’ultimo libro del 2016. 👋🏻