N.B. Questo articolo ha un alto tasso di epicità, quindi prima di cominciare la lettura cliccate qui e fate partire l’integrale della colonna sonora del Signore degli Anelli.
Ringrazio la casa editrice effequ che mi ha permesso di leggere questo gioiellino non fiction che raccoglie nove saggi sul fantasy più, come si vede dalla copertina, una prefazione di Licia Troisi.
I miei amici e colleghi sanno quanto mi infervori a sostenere come il genere fantasy sia molto più che uno sventagliare di bacchette o uno sfoggio di orecchie a punta, quindi sedersi in poltrona a leggere un libro che sostiene e in più argomenta le mie stesse convinzioni è stato rilassante.
Non sono storielle.
scrive Licia Troisi – faccio una hola –
Il fantasy è un genere maturo, che fa appello alle nostre radici più profonde, alle nostre paure ataviche e ai suoi sogni più nascosti, che ci richiama all’infanzia, ma per parlarci del presente, del mondo che ci circonda, del cammino delle nostre esistenze.
Applausi!!!
Dicevo, questo libricino raccoglie nove saggi che affrontano altrettanti topoi letterari legati a questo genere e sono il frutto del Sublime Simposio del Potere ( sic! ) ovvero una tavola rotonda che raggruppa appassionati del fantastico.
I topoi trattati vanno dall’analisi del personaggio del cattivo all’importanza del villico. Dal rapporto fra il destino ed il margine di scelta dell’eroe all’anelito verso le terre “altre” da cui provengono le meraviglie.
Tanta roba insomma e io voglio parlarvi dei quattro che mi sono piaciuti di più.
Partiamo dal cattivo. E non solo perché sia in effetti il primo saggio, ma perchè io adoro i cattivi, sono cresciuta divertendomi molto di più tra Ursula, Malefica e Grimilde che guardando quelle rimbecillite delle principesse.
Il saggio dedicato ai volti dell’Oscuro Signore è di Edoardo Rialti e subito scopriamo come il Re del Male sia uno degli ultimi topoi ad aver acquisito una statura drammatica da antagonista letterario. Prima è soprattutto descritto come un’entità malvagia generica.
Tolkien ( ♥️ ) fa un ulteriore passo avanti, raccontando come ogni era possa avere il proprio signore oscuro. Melkor, Sauron, Hitler…
Il nostro sangue lo riconosce, come quando ci spaventava da bambini. L’Uomo Nero.
J.K. Rowling ( altro ♥️ ) ci mostra anche come all’origine di un malvagio possa esserci un bambino solo che, sulla base dei suoi trascorsi, dolori e desideri, compie la scelta del cammino da percorrere. Il Male fa un ulteriore passo avanti diventando comprensibile anche se non giustificabile.
L’interessantissimo saggio di Francesco D’Isa parla invece della rivalutazione dell’uomo comune ( inteso anche come massa di individui tipo gli orchetti di Tolkien – ♥️ – o le Stormtroopers di Guerre Stellari ). Il punto focale è stilare una gerarchia del potere dal più debole individuo al dio supremo. Il messaggio che la letteratura fantasy ci regala è come ogni anello di questa catena sia fondamentale per l’esistenza del successivo e che, nonostante l’enorme differenza di potere, il drago gigante sia impotente quanto il villico davanti all’infinito, all’immensità dell’esistenza. Nel definire così rigidamente le razze, il fantasy ne annienta contemporaneamente le distinzioni.
Non dimentichiamo che l’Unico Anello viene distrutto da uno hobbit!!!
Il saggio di Giovanni De Feo invece spiega egregiamente i luoghi del fantastico ed il perché ci attraggano tanto. Parla di un effetto sfondo che consiste nel far sentire il lettore partecipe di una storia più grande composta da frammenti di tempi sovrapposti – effetto antico – che risultano tanto concreti proprio perché sono come la nostra realtà. In Tolkien ( ♥️ ) si perde il conto degli eventi appena accennati che danno l’effetto di epica profondità.
Ciò che non viene detto è spesso proprio il cuore del romanzo fantastico.
Da ultimo voglio parlarvi del saggio di Silvia Costantino sull’adolescenza ed i riti di passaggio. Il fantasy è il romanzo di formazione per eccellenza e per fortuna molti scrittori raccontano il periodo della crescita tramite il suo lato oscuro, associano la perdita dell’innocenza con la perdita della magia e l’essere adulti con il senso del lutto per le certezze felici dell’infanzia.
Nel romanzo fantasy c’è un momento di rottura, una crisi che porta il protagonista di fronte a delle scelte che decreteranno l’adulto che desidera diventare.
Degno esempio Lyra Belacqua – dalla trilogia di Queste Oscure Materie di Philipp Pullman – che, diventando donna, perde la capacità di leggere istintivamente l’aletiometro e deve trovare dentro di sè la forza e le capacità per ricominciare a farlo.
Solo gli adolescenti possono abbracciare la morte e rinascere, e sentirsi completi e pronti ad andare avanti […] Andare avanti significa accettare il compromesso.
Muoversi fra questi saggi è stato come ritrovare pensieri che già balzellavano nel mio cervello in forma aleatoria e nebulosa quindi è stato molto facile apprezzare questo libro dal momento che mi sono trovata perfettamente d’accordo su tutto ciò che ho letto.
Se ancora non ne avete abbastanza e volete leggere articoli veramente interessanti e ben scritti – vi consiglio di andare su 404: file not found e seguire l’immagine con il Portale di Moira.
Adesso la cosa più difficile sarà non rileggere Il Signore degli Anelli.
p.s. la bacchetta che vedete in foto è un’originale manifattura del mio papà – e per questo dotata di poteri magici! -.
Come sempre vi ricordo che sono affiliata ad Amazon e, nel caso voleste acquistare il libro, potete seguire questo link. Voi non avrete alcuna maggiorazione, mentre io riceverò una piccola commissione. Potete eventualmente anche offrirmi un simbolico caffè attraverso ko-fi. Inutile dire che ogni provente da questi due siti verrà utilizzato per acquisti inerenti al blog.
[…] casa editrice Effequ. A gennaio avevo già collaborato con loro parlandovi del saggio sul fantasy Di tutti i mondi possibili , oggi invece vi porto nella collana di narrativa […]
"Mi piace""Mi piace"
inserisco in wishlist tipo SUBITO!
"Mi piace""Mi piace"