“Scene da un matrimonio” di John Updike

Scene da un matrimonio John Updike edizioni clichy

Qualcosa di freddo e scoordinato gli preme la mano che penzola impotente; è il naso di Hecuba. Obesa cagna sterilizzata dagli occhi dorati, aborre come lui di restare esclusa, e si dà da fare per aggiungere il proprio caolore al girotondo, innamorata di tutti lorom innamodata dell’odore di cibo, innamorata dell’odore dell’amore.

Questo libro mi ha lasciata molto interdetta.

Scene da un matrimonio è la raccolta, pubblicata postuma, di tutte le storie di cui è stata protagonista la coppia dei coniugi Maple tra il 1956 e gli anni Ottanta.
John Updike infatti ha scritto diciotto storie nell’arco di vent’anni che raccontano la loro vita coniugale dai primi anni fino alla gioia di diventare nonni – passsando per il divorzio, ma sono dettagli -.
L’unica soluzione di continuità è perciò quella temporale. Ogni storia racconta episodi del tutto comuni e privi di introduzioni o finali ad effetto. Tutto scorre limpidamente… tranne la scrittura di Updike.

Veniamo quindi a ciò che mi ha interdetta impedendomi di apprezzare questo libro di cui percepisco, ma non colgo il valore.
La narrazione è tutto fuorchè lineare, scritta in prima persona da Richard Maple, si snoda in metafore, voli pindarici, immagini e flussi di coscienza che a parer mio rendono davvero difficile seguire il filo della trama.
Non ho nulla in contrario alla scrittura evocativa – tutt’altro! -, trovo però che qui il divario tra la semplice narrazione e l’arricchimento della stessa sia troppo grande per poter permettere una lettura scorrevole e piacevole.
A volte, più che “scene” da un matrimonio, sembra di leggere “impressioni” nel senso pittorico del termine e si vola troppo lontano da ciò che sta accadendo. Peccato perchè, le rare volte in cui ciò è delineabile, per circa qualche paragrafo, la trama mi intriga.

Empatizzare o anche solo simpatizzare per uno dei coniugi è pressochè impossibile.
Se da un lato ho apprezzato il livello di conoscenza l’uno dell’altro e la complicità con cui riescono a mantenere una sorta di rapporto dopo la separazione, la parola che più spesso ho associato ad un matrimonio in cui è normale parlare dei reciproci tradimenti è stata: squallido.
La tranquillità con cui vengono affrontati questo ed altri temi è quasi cinica, fastidiosa ed infine triste perchè sembra sottolineare il totale menefreghismo da entrambe le parti.

Pensiamo di essere ciò che pensiamo e vediamo, mentre in realtà non siamo che contenitori verticali di fesserie.

Non posso dire che sia un libro immeritevole, posso dispiacermi se sia stato incompatibile con i mei gusti quindi, se amate la letteratura americana non vedo perchè non dobbiate dare una possibilità a John Updike che, anche se in un modo che non apprezzo, sa indubbiamente scrivere.
E proprio parlando di letteratura americana, fiction o non-fiction, Scene da un matrimonio fa parte della collana Rive Gauche . Al nome mi do due spiegazioni.
Una è sul sito di Clichy ed intende essere l’omaggio alla letteratura americana ospitata a Parigi negli anni Venti con personaggi come Fitzgerald o Hemingway e la splendida libreria Shakespeare & Co. – che si trova per l’appunto sulla rive gauche e che vi esorto caldamente a visitare perchè è un posto magico-.
L’altra è quella venuta in mente a me, cioè che guardando un planisfero, l’America stia idealmente sulla riva sinistra dell’Oceano Atlantico – rispetto a noi chiaramente -.
Ad ogni modo, vi trovete titoli – e copertine – meravigliosi!

Anche in questo caso infatti estetica di dorso e copertina, carta ed impaginazione mi sono piaciute assai.

Come colonna sonora ho scelto, tra la musica america degli anni Sessanta, Breaking up is hard to do di Neil Sedaka.

Come sempre vi ricordo che sono affiliata ad Amazon e, nel caso voleste acquistare il libro, potete seguire questo link. Voi non avrete alcuna maggiorazione, mentre io riceverò una piccola commissione. Potete eventualmente anche offrirmi un simbolico caffè attraverso ko-fi. Inutile dire che ogni provente da questi due siti verrà utilizzato per acquisti inerenti al blog.

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...