Io sono fatto così: ho delle belle idee, faccio bei gesti, posso prendere delle decisioni imporanti, sono in grado di scegliere, di pensare, però nel momento dell’azione qualcosa va sempre storto, a volte si tratta di ripensamenti, alre di semplici sfighe che mi demoralizzano e che mi mandano nel pallone più completo.
Questo é Francesco, il protagonista dei drammi quotidiani narrati da Paolo Panzacchi – edito Pendragon – e del secondo appuntamento di #librinpillole.
E’ la prima volta che accetto la proposta di leggere un romanzo dall’autore stesso e non perchè non mi sia stato chiesto in precedenza, ma perchè la mail di Paolo Panzacchi è stata corretta nella forma, nella lingua e nel contenuto – chi riceve questo tipo di richieste sa che non succede sovente quanto dovrebbe -.
La sinossi mi interessava quindi sì, leggiamolo!
Drammi quotidiani è una divertente quanto breve storia sulla vita di tutti i giorni di una famiglia comune. Il protagonista, Francesco, si barcamena tra il lavoro di pubblicitario, le gioie e dolori di marito/padre e purtroppo gli oneri di genero.
Tutto comincia a stringersi intorno alla sua serenità e Francesco inizia a chiedersi se valga davvero la pena affrontare le varie incombenze e difficoltà, complicandosi la vita e perdendo di vista ciò che lo renderebbe felice.
Il resto è top secret.
La storia funziona e anche lo stile, seppur a volte abbia alzato gli occhi al cielo immaginandomi il protagonista come una via di mezzo tra Paolino Paperino e Woody Allen.
Anche l’ironia di Panzacchi è simile a quella dell’artista statunitense, piena di metafore e rimandi alla propria sfiga. Subito risulta molto divertente, dopo qualche capitolo però, la sua continua presenza ad ogni pensiero del protagonista appesantisce la narrazione.
Ho apprezzato molto i rimandi a marche, personaggi di attualità&affini fatti in modo velato, quasi fosse un gioco ad Indovina chi. Tramite la narrazione in prima persona, Panzacchi include il suo personale punto di vista sulla nostra società contemporanea.
Insomma un romanzo molto divertente dai capitoli brevi che scorre piacevolmente e riserva anche più di un coup de thèâtre alla fine.
Non vi lascio la colonna sonora, ma una scena di Provaci ancora Sam che è un po’ come mi sono immaginata il protagonista.
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