Ci vuole molto amore per mettersi al di sopra dei propri sentimenti.
Fazi Editore mi ha di nuovo permesso di leggere un libro della Howard in anteprim. La (ri)chiameremo Gioia®️.
Da oggi lo trovate ovunque! έλα!
Partiamo dal titolo che si può intendere in due modi:
*la frequenza con cui i protagonisti, ricchi e non troppo impegnati, viaggiano cambiando destinazione, piani&biglietti nella vana ricerca di un luogo al riparo dalle loro paure
*la liberazione di una – o più – anime tormentate.
Mi pare ci siano due modi di vivere, e quando sembra che a uno non succeda granchè è perchè molto accade nella sua vita interiore.
Ambientato negli anni Cinquanta, Cambio di rotta ha quattro protagonisti egualmente importanti:
Emmanuel, ebreo, famoso drammaturgo di bassa estrazione sociale, donnaiolo e tormentato.
Lilian, moglie di Emmanuel, nobile, di salute cagionevole e ovattata in una vita tristemente vuota come a volte succede a chi nasce provvisto di ogni agio.
E’ un momento in cui, se sapessi cosa fare, lo farei benissimo. Il guaio è che non so fare niente. Non ho niente da fare a parte… esistere. Come un pesce o una pianta.
Jimmy, orfano, regista di teatro, factotum della coppia, l’luomo giusto al momento giusto.
Alberta, giovane, genuina ed ingenua segretaria di Emmanuel, lavora per provvedere alla numerosa famiglia.
Spero che nella vostra infanzia abbiate letto Pollyanna di Eleanor Porter o che, come me, conosciate il film della Disney. In ogni caso, è a lei che mi ha fatto pensare questo romanzo perchè le vite dei tre protagonisti, ognuna desolata a suo modo, vengono rivoluzionate dall’arrivo di Alberta.
Il romanzo è ambientato in Inghilterra ed America, ma è l’improvvisata vacanza in Grecia che permette alla storia di snodarsi. Grazie a questi “cambi di rotta” ho potuto apprezzare la capacità descrittiva paesaggistica della Howard che rende la Grecia, con un misto di bianco e blu, più che tangibile.
Contrariamente agli altri suoi libri che ho letto, Cambio di rotta inizia in medias res saltando tutta la parte in cui solitamente vengono presentati i personaggi e rimandando gli approfondimenti al resto del libro.
L’esperienza è un po’ come il cibo: se l’organismo funziona a dovere, assorbe il nutrimento di cui ha bisogno e il resto va scartato. Dice che le persone infelici sono quelle che non sanno lasciarsi alle spalle le esperienze inutili.
Restando fedele al proprio stile, la Howard presenta i punti di vista di ogni personaggio senza alcun giudizio e in prima persona tranne, ed è la prima volta che lo noto, per Emmanuel che si racconta in terza. Mi rifiuto di pensare ad un caso o dimenticanza e l’unica ipotesi che mi sento di avanzare è che la scrittrice voglia prendere le distanze non riuscendo, nonostante la profonda conoscenza dell’anima di Emmanuel, a provare empatia per lui.
Non provo sentimenti autentici, solo proiezioni mentali e conseguenti cadute di tensione nel confronto con la realtà.
C’è molta introspezione ed addirittura filosofia nell’intero romanzo. Se all’inizio la trama non riserva particolari sorprese, anzi, instrada una linea che appare fin troppo chiara, ogni personaggio – tranne paradossalmente Alberta – evolve profondamente, rendendo sempre più difficile prevedere il finale – che è wow, ma qui taccio -. Anzi, aggiungo solo che, come ne All’ombra di Julius, è aperto e ricorda un’alba soleggiata dopo un forte temporale.
Aspetta che dentro di te maturi la verità che ti permetterà di scegliere la realtà giusta per la tua vita.
Insomma in libreria c’è un nuovo romanzo decisamente bello. Io ve l’ho detto!
C’entra nulla con la trama, ma ho notato che la Howard dedica questo libro alla memoria del padre. Sapendo che ci sono stati episodi di molestie mi ha molto stupito. Lungi dallo scusarlo, evidentemente non è stato un padre totalmente negativo!
Come colonna sonora direi che nulla è più azzeccato di ciò !
Come sempre vi ricordo che sono affiliata ad Amazon e, nel caso voleste acquistare il libro, potete seguire questo link. Voi non avrete alcuna maggiorazione, mentre io riceverò una piccola commissione. Potete eventualmente anche offrirmi un simbolico caffè attraverso ko-fi. Inutile dire che ogni provente da questi due siti verrà utilizzato per acquisti inerenti al blog.