Maria Montessori ~ collana Grandi Donne

Maria Montessori Grandi Donne RBA

La donna nuova deve opporsi alla guerra e alle condizioni disumane di lavoro, non confidando unicamente sui sentimenti di pietà, ma in nome della ragione scientifica, che non reprime i desideri del cuore, ma li esprime e li sostiene.

Ho una nuova eroina. Si chiama Maria Montessori.
Intravidi un documentario su Rai Storia anni fa che bastò ad affascinarmi, così, quando il gruppo di comunicazione indipendente RBA Italia ha – se ho ben capito – tradotto dallo spagnolo la collana Grandi Donne sono corsa in edicola per accaparrarmi la prima uscita, proprio su di lei.
Ho cominciato la lettura prima di andare a letto dicendomi “Leggo la prefazione e vedo com’è…” e mi sono ritrovata a chiudere il libro ore dopo e ben oltre la metà. Ho divorato questa biografia come se fosse un thriller a dimostrazione che a volte non ci sia nulla di più avvincente della realtà.

Mi irrita non darvi notizie più precise, la verità è che non trovo il nome dello scrittore, ma soltanto del traduttore e sarebbe molto importante sapere se l’intera collana sia scritta dalla stessa persona perchè in questo caso è da collezionare senza indugi.

Nata nel 1870 e morta nel 1952, Maria Montessori vive gli ultimi anni del Positivismo e i due conflitti mondiali.
Chiunque abbia scritto questa biografia lo fa in modo veramente semplice e per questo egregio. Fatti e foto alla mano, la sua vita si snoda e subisce le influenze di questo travagliato periodo storico, dall’assassinio di Sissi all’ascesa di Mussolini.

Maria Montessori non è una maestra. E’ una scienziata. E’ un medico. E’ una donna tenace che ha frequentato l’università in mezzo a soli uomini e che ha dovuto compiere le sue autopsie la sera per non trovarsi davanti ad un corpo nudo – e cadavere – in presenza di maschi – sconvenientissimo -. E’ una donna saggia che ha fuso gli studi scientifici all’intelligenza ed all’umanità per trovare una via niente meno che per la pace.

Costruire la pace è compito dell’educazione. L’unica cosa che può fare la politica è evitare la guerra.

Questa meravigliosa donna e la sua biografia hanno risvegliato in me non solo un’ammirazione sfegatata- di cui tra l’altro si sarebbe risentita perchè non voleva mitizzazioni – , ma anche, passatemi il termine, una carica a pallettoni.
Questi sono gli eroi, maschi e femmine, che vorrei. Uomini e donne reali, studiosi, intelligenti, tenaci, coraggiosi, indipendenti ed allo stesso fortemente umani e sentimentali.

Era una donna dai grandi ideali e aveva una visione del mondo così personale e indipendete che difficilmente avrebbe potuto abbbracciare un’ideologia o un determinato partito politico.

Pura poesia. Nella sua lunga vita sono tante le porte che si aprono, abbracciando il suo metodo e divulgandolo in apposite scuole. Eppure, sono moltissime anche le volte in cui la sua straordinarietà incute timore – ae viene cancellata – lettaralmente – senza che lei rinunci al suo scopo ed alla sua diffusione:

[…]l’educazione era il processo con cui si cercava di risvegliare le forze divine nell’anima di ogni bambino, per far sì che egli potesse offrire il suo contributo al piano coscmico: che potesse compiere il proprio destino.

E’ stata una lettura avvincente, istruttiva, saggia, eroica, piena di orgoglio femminista ed ammirazione – lo so che non si fanno liste di aggettivi, ma portate pazienza, sono tutti necessari -. Il personaggio di Maria Montessori è il perfetto connubio di intelligenza, determinazione e femminilità.
Non scendo nei particolari perchè anche se non è un romanzo, non vorrei rovinarne la lettura a chi come me, non conosca la sua biografia.
Concludo semplicemente con un banale, ma sentitissimo : da grande vorrei essere come Maria Montessori.

[…] non si adeguava alla moda in voga tra le donne letterate dell’epoca, che erano poche e preferivano indossare abiti maschili. Lei no. Il suo abbigliamento, per quanto semplice, conservava un tocco elegante e femminile e il suo volto non smetteva di sorridere.

Come Walt Disney o Steve Jobs crede nell’innovazione e salterebbe sulla sedia al sentire frasi come “facciamo così perchè si è sempre fatto così”.

Maria non voleva che – il suo metodo – si trasformasse in un sistema pedagogico anchilosato, rigido e dogmatico; il desiderio della dottoressa, sempre sensibile alle problematiche e alle necessità del momento, era anzi che evolvesse con l’evolversi dell’uomo, che si adattasse a ogni tappa della storia.

[E per inciso, sono certa che Walt Disney non avrebbe demonizzato l’avvento dei computer nel mondo dell’animazione, traendone anzi meraviglie.]

Ho intenzione di approfondire ancora la storia di questa donna meravigliosa, sopratutto per scoprire come mai la scuola pubblica di oggi assomigli ancora a quella di fine Ottocento e non a quella ideata da lei.

P.S. qui avete la mia reazione di quando ho scoperto che la dolce nonnina che adorna le 1000 lire sia lei :

La mia ignoranza continua scoprendo che Paola Cortellesi l’ha interpretata in una miniserie per la TV ora in tre puntate su youtube.
Che volete, cerco di colmare le mie lacune piano piano!

Troverete questa prima uscita e le prossime in edicola. E’ anche attivo il servizio per recuperare gli arretrati – che per ora non ci sono perchè questo è il primo volume -.

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