
Carbonio Editore è la casa editrice ospite del Book Bloggers Blabbering di aprile!
Sul La campana di vetro potete leggere l’intervista fatta da Ramona e sulla pagina Facebook tutti gli altri articoli che le abbiamo dedicato.
Essendo il 30 aprile, tocca a me chiudere la collaborazione con un articolo a cui va fatta una premessa: Il test del marshmallow meriterebbe un spazio ben più approfondito di quello della mia rubrica #librinpillole . Il punto è che si tratta di un saggio e che lo scopo di Sissiforbooks è parlare di letture senza però togliervi il gusto di farle.
Non si può raccontare un saggio, non posso spiegarvi nel dettaglio ciò che ho scoperto, quindi mi limiterò a parlarvi dell’argomento e della mia personalissima opinione.
Partiamo dal principo. Cos’è il test del marshmallow?
Ideato dallo psicologo statunitense Walter Mischel, il test studia la capacità di autocontrollo dei bambini in età prescolare.
Cuccioli d’uomo di quattro o cinque anni vengono fatti accomodare in una stanza vuota di fronte ad un marshmallow. Possono mangiarlo, ma la ricercatrice li avvisa che se vorranno attendere fino a quando lei rientrerà nella stanza avranno in premio un secondo marshmallow.
[Una delle cose che ho imparato da questo libro è stato scrivere correttamente marshmallow.]
Per tutta la sua carriera, Walter Mischel studia i risultati di questo ed altri test sviluppati successivamente. La sua ricerca vuole scoprire se una capacità di autocontrollo sviluppata già nell’infanzia permette ai bambini di raggiungere risultati migliori durante l’arco della vita.
Come potete vedere dai molti post-it che ho utilizzato, il libro non solo mi è piaciuto, ma si è rivelato una grande risorsa di riflessioni ed utili consigli. Con una scrittura perfettamente comprensibile anche ai non addetti ai lavori, il Dr Mischel spiega la divisione del cervello nel sistema limbico – quello diciamo di pancia – e quello cognitivo. E’ fondamentale per il benessere dell’individuo la correlazione fra i due, ma la grande scoperta delle scienze psicologiche del Novecento è che il cervello è un materiale malleabile e che molte delle qualità che si credevano esclusivamente innate si possono esercitare ed incrementare.
L’ultima parte del libro verte proprio sull’applicazione di semplici esercizi della terpapia cognitivo-comportamentale che possono migliorare la vita anche di un adulto, aiutandolo a gestire le situazioni di stress, la forza di volontà e la valorizzazione delle qualità.
Ormai ci sono prove sostanziali del fatto che possiamo essere agenti attivi nella nostra vita […] una nuova prospettiva sulla natura umana, in cui abbiamo potenzialmente più scelta, ma anche maggiori responsabilità, rispetto alla visione scientifica puramente deterministica in voga nel secolo scorso.
Vi lascio questo video dove sono raccolti alcuni esempi del test. Le espressioni ed i tentativi dei bambini per resistere sono veramente dolci e spassose allo stesso tempo. Qui invece un breve video in cui Walter Mischel spiega la sua ricerca. E’ in lingua originale, ma si comprende bene.
Quando mi chiedono di riassumere il senso ultimo delle mie ricerche sull’autocontrollo, ricordo sempre il famoso “cogito, ergo sum” […]. Le recenti scoperte sulla mente, sul cervello e sull’autocontrollo ci permettono di trasformare l’asserzione in “Penso, dunque posso cambiare ciò che sono”.
Come per tutti i grandi pensatori, sono grata al Dr Mischel per le sue scoperte, ma soprattutto per essere stato umile, curioso e saggio davanti a ciò che non conosceva. Si percepisce benissimo dal suo libro.
Ringrazio la Carbonio Editore per aver aderito al nostro progetto ed avermi inviato questo interessantissimo saggio, spero di essere riuscita ad incuriosirvi.
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